Esistono due tipi di piscina:

La più comune è la tipologia “a skimmer”.

Il nome viene assegnato dalle riprese (tipicamente rettangolari), che tramite l’aspirazione posta sulla linea dell’acqua, la prelevano, la filtrano e la immettono nuovamente.

Dal punto di vista costruttivo è necessario un gradino tra il rivestimento esterno e il livello dell’acqua, per cui si presenterà più bassa di circa 10cm.

Discorso differente per la tipologia “a sfioro”:

In questo caso il sistema non preleva l’acqua direttamente dalla piscina, ma bensì da una vasca intermedia chiamata “di compenso”.

L’acqua prelevata, filtrata e immessa in piscina crea uno sbilanciamento che si traduce in una fuoriuscita controllata di acqua dalla piscina da uno o più bordi.
L’acqua che fuoriesce viene raccolta immediatamente da una canalina che convoglierà il volume nuovamente nella vasca di compenso riportando all’equilibrio iniziale il sistema.

Per realizzare questo insieme sarà necessario al momento della costruzione della piscina, prevedere la creazione della vasca di compenso e della canalina di sfioro, oltre alle parti canoniche della piscina come le pareti e il locale impianti.

Tale complessità si traduce nella fattibilità di portare il livello dell’acqua alla stessa quota dell’ambiente circostante, oppure nella possibilità di creare giochi prospettici collegati a installazioni su crinali oppure effetti scenici come cascate/pareti bagnate.

Sebbene la maggior parte dei dettagli edili possano essere lasciati al gusto del proprietario o dell’architetto, il nostro consiglio è quello di coinvolgere uno specialista di settore con esperienza.
Possono infatti capitare incompatibilità tecniche soprattutto sulle griglie di copertura della canalina di sfioro che, sin troppo gradevoli alla vista, poi nascondono alcune insidie come problematicità nella pulizia o difficoltà nello smaltire correttamente il moto ondoso.

Un altro aspetto da non sottovalutare è il volume minimo della vasca di compenso che dovrebbe essere all’incirca un 10% del volume della piscina.
In questa maniera si garantisce acqua a sufficienza per effettuare un contro lavaggio del filtro senza dover interrompere l’effetto sfioro.
In questo modo è possibile inserire un numero corretto di bagnanti senza che il loro volume (che verrà trasferito nella vasca di compenso) diventi troppo elevato da dover far intervenire il “troppo pieno” che smaltisce l’acqua in eccesso.

Altre informazioni:

Sono anche presenti vincoli normativi in base alla tipologia di piscina sulla quantità minima di sfioro.
Uno dei maggiori vantaggi tecnici di questa tipologia di piscina, è i miglioramento della pulizia della piscina

Foglie e insetti appena depositati sull’acqua vengono spinti velocemente fuori verso la griglia di sfioro

All’interno della vasca di compenso sono presenti anche due comandi elettrici, il carico automatico e la sicurezza della pompa di filtrazione.

Il primo gestisce il riempimento della vasca di compenso quando essa sarà troppo bassa (esempio dopo un contro lavaggio dei filtri) garantendo quindi sempre un corretto livello

Il secondo disattiverà la pompa di filtrazione qualora il livello scenda al di sotto del minimo deciso preventivamente per evitare che la pompa possa aspirare aria.


La combinazione dei due sistemi garantisce il perfetto funzionamento di quella parte importantissima, che è appunto la vasca di compenso.

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